il gorgoneion

 

In epoca arcaica esisteva anche il mito del Gorgoneion, secondo Esiodo sviluppatosi tra l'VIII e il VII secolo a.C. Si trattava di una maschera gorgonica forse di derivazione orientale rappresentata con scopi apotropaici e magici, il cui volto poteva proteggere gli uomini dagli spiriti maligni.

Gorgoneion. Klynx, ca 525 a.C. Museo Archeologico Nazionale, Firenze
Gorgoneion. Klynx, ca 525 a.C. Museo Archeologico Nazionale, Firenze

Per questo motivo ebbe grandissima diffusione nell'arte greca e la sua rappresentazione è su moltissimi oggetti, sia sacri sia di uso bellico che di uso comune oltre che ovviamente nella monetazione. Come tale appare anche in Omero che la descrive sullo scudo di Agamennone e nel viaggio di Ulisse agli inferi.

Achille spia Troilo. Coppa di fattura laconica, 560-500 a.C. Museo del Louvre. Parigi
Achille spia Troilo. Coppa di fattura laconica, 560-500 a.C. Museo del Louvre. Parigi

Nella grecia arcaica la Gorgone è considerata come un demone, in parte femmina e in parte animale appartenente al regno delle fiere. Gorgone è a volte rappresentata con il corpo di una divinità minoica che regnava sugli animali chiamata Potnia Theron (appunto regina degli animali) le cui caratteristiche furono poi assunte da Artemide, dea della caccia. Anche il nome di Medusa, che nell'etimologia significa "la signora" è stato interpretato in relazione al suo potere di demone degli animali selvaggi.

Gorgone come Potnia Theron. Piatto da Rodi, 630 a.C. British Museum, Londra
Gorgone come Potnia Theron. Piatto da Rodi, 630 a.C. British Museum, Londra